Il sistema Trilitico![]() Uno dei più
antichi sistemi costruttivi in
architettura è il sistema trilito
che è rappresenta una struttura formata
da due elementi disposti in verticale (piedritti) e
un terzo appoggiato orizzontalmente sopra
di essi (architrave).Il
trilite
è una struttura architettonica semplice,
piuttosto comune nei monumenti megalitici
. Nel sistema trilitico si ha una
trasmissione dei pesi in modo abbastanza
semplice: il peso dell’elemento
orizzontale si divide in due carichi
equivalenti che si scaricano sui due
piedritti.
I piedritti, per effetto di questi pesi sovrastanti vengono ad essere sollecitati a compressione: ossia, il carico che li sovrasta determina sui piedritti un fenomeno di schiacciamento, fenomeno che viene contrastato dalla capacità di resistenza del materiale che costituisce la struttura. Il vantaggio di tale sistema è quello di generare forze spingenti solo verso il basso e quindi di non essere soggette a spinte laterali; gli svantaggi sono legati alla limitatezza della distanza tra i megaliti. Infatti l’elemento orizzontale, rispetto ai piedritti, viene sollecitato dalla flessione: ossia, dato che l’elemento è appoggiato solo agli estremi, al centro tende ad inflettersi verso il basso. Per effetto di ciò, all’interno avremo che le fibre superiori tendono a schiacciarsi – sono quindi soggette a compressione – mentre le fibre inferiori tendono a dilatarsi – sono cioè soggette a trazione. Il sistema Archivoltato![]() Il sistema
trilitico non consentiva di coprire luci
più ampie in quanto la flessione indotta
sull'architrave induceva sforzi di
trazione che i materiali rigidi come
la pietra non erano in grado di
sopportare.
Il principio statico dell’arco invece é quello di trasformare una serie di azioni verticali(carichi dei solai) in azioni inclinate attraverso il mutuo contrasto dei conci, per scaricarle poi alla testa del piedritto,sottoponendo così la pietra, solo a sforzi di compressione . Dall’ arco discendono poi la concezione della cosiddetta volta a botte, che rappresenta un insieme di archi successivi poggianti su muri perimetrali, la volta a crociera, che rappresenta l’incrocio di due volte a botte che poggiano su quattro pilastri d’angolo, ed infine la cupola che invece rappresenta la rotazione di un arco intorno al proprio asse verticale. Da queste tipologie di coperture a volta, si hanno quindi delle forme planimetriche ben precise: una volta a botte può realizzarsi su piante rettangolari, una volta a crociera solo su piante quadrate, ed una cupola solo su piante circolari. Gli edifici costruiti con tale sistema hanno in genere planimetrie che si compongono di spazi riconducibili sempre a queste figure geometriche. La
Capriata
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